En referencia al artículo “QUE MALVADOS ESTOS UFO”
publicado por el semanal “Oggi”, nº 13 del 1.4.1987.
Distinguido Sr. Giulio Orecchia,
Estos alienígenas, que usted y otros como usted
definen como malvados y verdugos, son los mismos que destruyeron Sodoma y
Gomorra, son los mismos que, a través de Jonás, invitaron a los ninivitas a
arrepentirse para no tener el mismo final que tuvieron aquellos que
transgredieron la Ley del Creador.
Dígale al Sr. Comandante japonés Kenjiu Terauchi que,
si hubieran sido como él los define “malvados” se habrían procurado, como es la
costumbre terrestre, el sádico placer de hacer dar vueltas como una peonza a su
Boeing 747 reduciéndolo a una masa de restos deformes.
Sí, distinguido Sr. Giulio Orecchia y su colaborador
Gino Gullace, no es la primera ni será la última vez que “Alguno” provea para
hacer limpieza allí donde la podredumbre física y psíquica infecta lo poco que
debe permanecer indemne, porque está limpio y privado de escorias, que llevan
al ser a la total perdición arrastrando a todo aquello que existe para la
gloria de su Creador.
Sí, Sr. Giulio Orecchia y Cia, son estos personajes
que, de nuevo otra vez, han advertido antes de actuar según la Superior
Voluntad.
Por lo que respecta a los test y verificaciones sobre
las pestilencias que los terrestres provocan con sus infamias, degeneraciones y
venenos de todo género, los hombres deben dar confirmación de su fraterno amor
si, todavía hoy, después de todo aquello que se ve y se oye sobre los
envenenamientos, radiaciones anómalas y todo cuanto ensombrece la vida, se
preocupan de visitar físicamente y psíquicamente al hombre en proceso de
encaminamiento hacia el Harbar, un flagelo sin esperanza alguna.
El Sida frente al Harbar es insignificante.
Y he aquí la necesidad de controlar y de examinar con
test no ciertamente parecidos a los que realizan los terrestres y que están
acostumbrados a practicar sobre sus coetáneos y los animales.
¿Un control sobre la genética recibida cuando la
bestia se convirtió en hombre?
¿Un nuevo injerto? ¿una nueva generación?
¿Una anunciada “separación.....”?
¡Veremos!
Eugenio
Siragusa.
Che malvagi questi Ufo
In riferimento all’articolo “Che malvagi questi Ufo”
pubblicato dal settimanale “oggi” n.13 del 1‑4‑1987.
Egregio Sig. Giulio
Orecchia,
questi alieni, che lei ed
altri come lei definiscono malvagi e aguzzini, sono gli stessi che distrussero
Sodoma e Gomorra, gli stessi che, tramite Giona, invitarono i niniviti a
ravvedersi per non fare la stessa fine di coloro che travalicano la Legge del
Creatore.
Lo dica Sig. Comandante
giapponese Kenjiu Terauchi che, se fossero stati come li definiscono “malvagi” si sarebbero, come è uso
terrestre, procurato il sadico piacere di far girare come una trottola il suo
Boeing 747 riducendolo un ammasso di rottami informi.
Si, egregio Sig. Giulio
Orecchia e suo collaboratore Gino Gullace, non è la prima né sarà l’ultima
volta che “Qualcuno” provveda a fare pulizia là dove la putredine fisica e
psichica infetti quel poco che deve rimanere indenne, perché pulito e privo di
scorie che portano l’essere alla totale perdizione trainando tutto ciò che deve
esistere per la Gioia del Suo Creatore.
Si, Sig. Giulio Orecchia e
Co., sono gli stessi personaggi che, ancora una volta, hanno avvertito prima di
agire secondo la Superiore Volontà.
Per quanto riguarda i test e
le verifiche sulle pestilenze che i terrestri provocano con le loro nefandezze
degenerazioni e veleni di ogni genere gli uomini debbono dare atto del loro
fraterno amore se ancora oggi, dopo tutto quello che si vede e si sente sugli
inquinamenti, radiazioni anomale e quant’altro ammorba la vita, si preoccupano
di visitare fisicamente e psichicamente l’uomo in procinto di andare incontro
all’Harbar, un flagello senza speranza alcuna.
L’Aids nei confronti dell’Harbar
è solo insignificante.
Ed ecco la necessità di
controllare e di esaminare con test non certamente simili a quelli che i terrestri
sono abituati a praticare verso i suoi simili e gli animali.
Un controllo sulla genetica
ricevuta quando la bestia è divenuta uomo?
Un nuovo innesto?
Una nuova
generazione?
Una già annunciata “Separazione...”?
Vedremo!
Eugenio Siragusa
Nicolosi, 28 marzo 1987